Autrice   

         Anna Di Narda



 "Amare la scrittura è un po' come comprendere l'universo in cui respiriamo" Anna

la mia mail  :   anna.dinarda@libero.it

 UNA SELEZIONE DEI MIEI LAVORI


Storie ordinarie di donne straordinarie in libreria a marzo 2023 

VEDI LINK SOTTO

Giovannelli Editore

Una selezione di versi

Favole per grandi e piccini con il racconto :  BIANCALUNA

Con il racconto:  UNA PALLONATA


Con il racconto: 

IL VALORE DELLA VITA

Con il racconto: 

UN BACIO SOTTO AL VISCHIO

Vi parlerò di lei (concorso Rina Gatti) Edizione 2021

 con il racconto: 

IO AMO KABUL

Premiazione Concorso  Letterario Rina Gatti 2023 

Due premi che hanno il sapore del partecipare a qualcosa di grande con qualcosa di piccolo. Il mio scritto è una goccia d'acqua in un mare di dolore come quello vissuto dalle donne in Iran e in Afghanistan! Ma tutto serve, tutto giova!






LUPO SOLITARIO

Lo vidi mentre stavo salendo al Passo dell’Arco sopra Sappada in una mattina di ottobre. Sono una guardia forestale e conosco talmente bene la zona dove lavoro che potrei affermare di averla esplorata in lungo e in largo. Preferisco non pensarlo però, di modo che ogni volta che scopro un nuovo sentiero, mi possa emozionare: lo spettacolo che le Alpi friulane offrono in tutte le stagioni è mozzafiato! L’aria era fresca quel giorno, ma non pizzicava ancora. Avevo il compito di osservare e catalogare una famiglia di marmotte avvistate qualche giorno prima da una mia collega lungo il sentiero che porta al Passo Siera. Lei quel giorno non era al mio fianco perché un’influenza stagionale un po’ anticipata, l’aveva costretta a letto.

“Mi raccomando Raimondo, c’è gruppo familiare con almeno tre cuccioli. Se ti apposti con cura, puoi scoprire dov’è la loro tana e con un po’ di fortuna raggiungerli e fotografarli!” mi aveva detto la sera prima a telefono. Io avevo alzato gli occhi al cielo quasi implorando!

Il lavoro mi piaceva, lo adoravo, ma non avevo feeling con le marmotte. “Troppo sospettose, attente e veloci! Femmine insomma! Se annusano un piccolo odore portato dal vento anche a duecento metri, fischiano in ritirata verso la tana e stanno nascoste per ore.”

“Che maschilista che sono nel pensare questo!”

A dire il vero desideravo terminare la mia missione velocemente ed avere il tempo di ritornare al Centro, lungo il sentiero che conduce a valle nel letto del Rio Storto. La strada un po’ più lunga, attraversa un ambiente unico; lì i colori in autunno prendono tutte le sfumature dell’oro, del giallo e del rosso. Uno spettacolo affascinante!

Le marmottine però, forse esaudendo le mie preghiere o forse perché il vento leggero spirava in senso contrario, si lasciarono fotografare. Individuai la loro tana, feci le riprese con il palmare e inviai poi le coordinate ai colleghi in ufficio che registrarono la nuova famiglia, colorando di rosso, la mappa interattiva della zona. Infine soddisfatto, mi avviai verso il bosco che ha davanti la spianata del Siera vestita in quei giorni di verde marcio, di giallo e di rosso. Ad un tratto, lungo il sentiero sterrato non più largo di una trentina di centimetri, ebbi la sensazione di essere osservato. Qualcuno mi stava seguendo! Strano pensai: poche persone conoscono quel vecchio sentiero non segnalato dalle mappe e di lunedì poi! Mi voltai e quasi inciampai in una zolla di terra scura, appesantito dallo zaino che conteneva tutto l’occorrente di una guardia forestale. Fu in quel momento che lo vidi: a non più di cinquanta metri da me, un meraviglioso esemplare di lupo grigio con una striscia dorata che colorava il dorso e un petto quasi bianco, mi stava osservando......  

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